L’Atlante Dinamico non è un webgis ma rappresenta il repertorio esteso d’informazioni da porre in relazione. Esso consiste di una Piattaforma Digitale che compone un archivio in continua espansione di dati vettoriali organizzati su base geografica e ricavati attraverso la digitalizzazione e la georeferenziazione di un repertorio esteso di fonti cartografiche. Queste ultime vengono vettorializzate (ambienti CAD e OpenOffice) componendo ranghi sovrapponibili/confrontabili di layers tematici (informazioni semplici) aggregati in filtri di sintesi (informazioni complesse). Il sistema è, per scelta, tecnologicamente elementare, ma è molto meditato per quanto attiene alla metodica di formazione dei dati vettoriali, a vantaggio della durabilità e manutenibilià dei dati. La strutturazione dei dati tiene conto del concetto di interoperabilità, ponendoli in condizione di migrare senza turbative per essere gestiti in ambienti GIS.
Le sintesi storico-critiche relative ad alcuni argomenti sono organizzate affinché possano essere comunicate in ambiente Web, on line e on site, a vantaggio della fruizione indiretta e/o diretta dei luoghi oggetto d’itinerari museali urbani.
Esso consiste in:
- raccolta e organizzazione vettoriale del repertorio di dati idoneamente indicizzati e riferiti a un Glossario di compilazione condiviso;
- implemento per comparazione del repertorio di dati;
- produzione di nuove sintesi cartografiche e grafiche ai fini della comunicazione on site e on line di selezionati argomenti monografici anche in una rete di webgis tematici (in ambiente QGIS).
Il sistema informativo geografico è pensato per Roma e per la sua area metropolitana come un modello strutturato nel quale la sovrapposizione di informazioni diverse e la loro comparazione permette di generare cartografie inedite, atte a fornire uno strumento di documentazione, gestione, controllo, progettazione e valorizzazione del territorio.
Il Glossario di compilazione della Piattaforma Digitale è anch’esso un prodotto originale della ricerca universitaria e si pone come uno strumento di condivisione linguistica in armonia con le indicazioni della Convenzione di Faro in argomento di educazione al patrimonio ai fini della costruzione della cittadinanza europea. Il Thesaurus di Architettura è stato prodotto in sinergia dall’Università Roma Tre e dal MiBACT ICCD. Esso, ormai noto, costituisce un testo di orientamento antropogeografico che sistematizza in chiave relazionale e descrive, con trattazioni testuali e grafiche, i realia del linguaggio architettonico a vantaggio del loro riconoscimento.
L’opera tratta di:
- ‘Processi e forme dell’antropizzazione alle scale territoriale e urbana’ inerenti percorsi territoriali e tipi di insediamento, percorsi urbani e tipi di tessuti edilizi.
- ‘Tipi architettonici’ inerenti all’architettura residenziale, trattata in chiave processuale, quindi in relazione a tipi eminentemente di sostrato, a tipi di uso consolidato nel tempo, a tipi della modernità e contemporaneità.
- ‘Sistemi Strutturali’ inerenti ai connotati materici e funzionali degli organismi architettonici, che vengono considerati meritevoli di conservazione in quanto espressione eloquente del rapporto tra tecnologia e scienza all’interno della cultura edilizia che li ha determinati. Si tratta di Strutture di fondazione, Strutture di elevazione, Strutture di compartimentazione, Strutture di distribuzione, Strutture di copertura.
Le premesse culturali al Thesaurus di Architettura sono nella pratica del Restauro Filologico, ambito operativo di sintesi culturale, all’interno del quale il cantiere di restauro contribuisce alla conoscenza storica delle tecniche costruttive, documentando e sperimentando il pensiero progettuale della cultura materiale. Tanto la formazione del Thesaurus quanto la strutturazione dell’Atlante dinamico rappresentano gli esiti di Azioni integrate di ricerca e formazione’ che hanno coinvolto, negli anni e coinvolgono attualmente un ingente numero di Allievi della Laurea Magistrale in Architettura-Restauro, (laureati magistrali anche tirocinanti) che si è mostrata e continua a mostrarsi particolarmente efficace nella produzione di didattica di elevata qualità. L’aspetto didattico parte dalla considerazione che la conoscenza storica della cultura materiale produce lo sviluppo della ‘cultura della progettazione’ attraverso il primato del disegno di dettaglio esecutivo che si pone, in generale, come occasione di approfondimento del rapporto tra il linguaggio compositivo e la tecnica esecutiva che lo deve esprimere. In questo l’attività di ricerca e la parallela sperimentazione del Thesaurus si pongono in continuità con la metodica di redazione dei Manuali del Recupero e si fa carico del repertorio di informazioni provenienti dalla rilettura critica della manualistica e trattatistica di costruzioni.